Il mio incontro con Ad Hoc coincide con un momento particolarmente intenso della mia carriera: la privatizzazione di Seat poi ribattezzata anche con l’aiuto di Ad Hoc Seat-pagine gialle.
Per me era la prima esperienza di rapporto diretto con il mercato borsistico con la contemporanea esplosione dell’entusiasmo per internet ed il digitale che avrebbe portato poi alla bolla del 2000/2001. Nonostante un passato in editoria che mi aveva portato a conoscere bene il mondo dei media la relazione con Ad Hoc, oltre ad aiutare puntualmente la comunicazione della società, mi ha insegnato molte cose che mi sono state utili negli anni successivi. Di questo vorrei ringraziare Mario Pellegatta e Giorgio Zambeletti.
Understatement, pragmatismo ed efficacia mi sembrano le definizioni che meglio si adattano al lavoro di Ad Hoc cui auguro altri 25 anni di successi in un mondo della comunicazione che tanti cambiamenti ha vissuto, sta vivendo e continuerà a vivere.