Conobbi Mario Pellegatta e Giorgio Zambeletti nel 2000.
L’anno precedente Gabriele Albertini, Sindaco di Milano, mi parlò della società Ad Hoc.
Ero da poco stata eletta Sindaco di Padova e volevo che il lavoro della mia Amministrazione partisse da un’analisi approfondita della città e dei suoi bisogni.
Mi confrontai con loro, che mi proposero di promuovere gli Stati Generali, una formula del tutto nuova per Padova e per l’Italia.
Dopo un anno di intenso lavoro di preparazione – che interessò tutti gli ambiti della vita della cittadina (dall’urbanistica alla cultura, dal commercio al sociale…) – il 27, 28 e 29 settembre 2001 Padova diventò protagonista nazionale.
I risultati che abbiamo raggiunto insieme sono stati fondamentali per tutti gli anni del mio mandato di Sindaco e assunti a modello da molte altre città italiane, con particolare riguardo al delicato equilibrio gestionale tra pubblico e privato.
Il lavoro di Ad Hoc è stato prezioso e molto produttivo in ogni fase del lavoro, dalla progettazione, alla realizzazione materiale, fino alla comunicazione dei risultati.
Quell’esperienza ci permise di maturare rapidamente un rapporto di grande sintonia, che si rivelò fondamentale per sviluppare in maniera efficace e rapida un progetto così complesso.
Il nostro rapporto è rimasto immutato nel tempo, e quella stessa sintonia anima oggi la nostra collaborazione alla Fondazione per la Ricerca Biomedica Avanzata – VIMM (Istituto Veneto di Medicina Molecolare), realtà che Ad Hoc ha saputo valorizzare e far conoscere.
Auguro a Mario, Giorgio e a tutto lo staff di Ad Hoc di continuare a intercettare e ad anticipare i cambiamenti del mondo che ci circonda, sempre più veloci e imprevisti: sarà la chiave per il successo dei prossimi 25 anni.
Tre caratteristiche distintive di Ad Hoc: capacità di ascolto, capacità di dare sicurezza, discrezione e professionalità