Grazie, anche a nome di Andrea Clamer, di essere qui tanto numerosi a battezzare l’entrata in Borsa di SPAXS.

E grazie alle persone straordinarie che in questi sei mesi hanno scommesso personalmente su questa idea imprenditoriale, grazie agli advisor che mi hanno aiutato generosamente a mettere a punto il progetto, grazie alle banche con le quali abbiamo raccolto in Italia e all’estero le risorse finanziarie per partire.

La cosa più bella che un banchiere può sentirsi dire da un cliente è: “Grazie alla sua banca la mia azienda ha superato un momento difficile” oppure “grazie alla sua banca ho potuto investire e assumere”. Mi è capitato tante volte nella vita di sentirmelo dire e sempre è stata una grande emozione: nei prossimi anni faremo in modo che succeda ancora tantissime volte.

Ci sono, infatti, migliaia di imprenditori in gamba in Italia che potrebbero crescere di più e tanti altri che potrebbero uscire dalle secche dove si trovano. Noi ci impegneremo a trovare questi potenziali nascosti, ad accompagnarli nella giusta direzione, a fare da cinghia di trasmissione per loro con il mercato dei capitali. Sul fronte delle sofferenze bancarie -i cosiddetti NPL- contribuiremo a farne un mercato ancora più efficiente e competitivo. Alle famiglie e ai risparmiatori offriremo una banca capace di semplificare loro la vita di ogni giorno e di dare un buon utilizzo ai loro risparmi.

Per far bene questi mestieri integreremo in SPAXS una banca piccola ma già di buona qualità che nei prossimi mesi selezioneremo e che poi capitalizzeremo con tutte le nostre risorse finanziarie.  Vogliamo essere operativi già nel corso di quest’anno.

Oggi il paradigma gestionale delle banche sta cambiando profondamente e vogliamo cogliere le opportunità che questo radicale cambiamento porta con sé. Investiremo nelle migliori tecnologie disponibili per farne una vera banca-piattaforma e costruiremo una squadra di persone con grande esperienza. Perché innovazione ed esperienza vanno d’accordo.

Abbiamo il vantaggio di partire senza vincoli di passato – senza legacy – e vogliamo sfruttarlo fino in fondo. Nello stesso tempo ricercheremo collaborazioni con altri istituti bancari per sfruttare insieme, al meglio, la nostra specializzazione.

Grazie all’impostazione che abbiamo dato alla nostra start up imprenditoriale, in due settimane abbiamo raccolto richieste di investimento per oltre 750 milioni, quasi il doppio dell’obbiettivo iniziale. E fa piacere che due terzi di tali risorse vengano da primari investitori internazionali.

 

 

Ho dedicato buona parte della mia vita professionale a inventare o a far crescere banche profittevoli, solide e anche utili per le comunità alle quali appartengono. Questo spirito anima sia me che la squadra di persone che si sta formando.

Noi pensiamo che le imprese di maggior successo si costruiscano nel tempo intorno a valori forti: fare banca bene per noi significa dare e ricevere FIDUCIA. Fiducia nelle imprese che accompagneremo nei loro piani di crescita o di ristrutturazione; fiducia a noi da parte delle famiglie che ci affideranno i loro risparmi e da parte degli azionisti che hanno reso possibile l’intero progetto; fiducia – molta – nel nostro Paese e nel suo futuro.

 

Milano, 1 febbraio 2018