Lifebrain si unisce a Ferrari nella corsa più importante, la lotta contro il Covid-19.
A partire da venerdì scorso, presso la storica sede di Maranello, i dipendenti della Ferrari hanno avuto la possibilità di sottoporsi su base volontaria al test sierologico per verificare la presenza degli anticorpi Covid-19. Un passo fondamentale per la loro salute alla riapertura della Società, che avverrà secondo le tempistiche indicate dalle Autorità nazionali, grazie anche all’aiuto di Lifebrain, il più grande network di laboratori d’analisi in Italia con oltre 300 Centri, 6 milioni di pazienti l’anno e un volume di 25 milioni di esami eseguiti ogni anno.
Il test viene proposto su base volontaria ai circa 4.000 dipendenti Ferrari, i cui dati sono trattati nel pieno rispetto della loro privacy. In una fase successiva del progetto “Back on Track”, così è chiamato il percorso verso una riapertura in sicurezza della Casa di Maranello, i test sierologici verranno estesi ai famigliari dei dipendenti e ai fornitori che frequentano i luoghi di lavoro aziendali, sempre su base volontaria.
L’analisi sierologica è uno strumento fondamentale nella lotta al Covid-19 in quanto si pone l’obiettivo di indicare, a seconda del tipo anticorpi specifici contro il virus Sars-CoV-2, se è in atto un’infezione acuta (IgM) oppure se l’organismo è venuto a contatto con il virus nel passato (IgG).
Nel caso in cui l’esito del test richiedesse un approfondimento, verrà effettuata un’analisi molecolare con tampone.
“Siamo orgogliosi di supportare gli uomini e le donne di Ferrari nella lotta contro il Covid-19 – spiega Riccardo Manca, Direttore Generale Lifebrain – “Contiamo di effettuare i test con una tempistica prevista di 2/3 settimane.” I test verranno analizzati presso l’hub veneto di Lifebrain a Limena (PD), dalla fase di routine a quella molecolare.”
“Per garantire il massimo livello di efficienza abbiamo costituito un team dedicato on site di circa 20 persone – prosegue Manca – tra infermieri, personale di accettazione, medico e direttore tecnico, responsabile medicina del lavoro, corrieri e personale IT, con il coordinamento del nostro Chief Medical Officer di Lifebrain, Dott.ssa Graziella Calugi”.
La squadra del Cavallino Rampante avrà inoltre a disposizione il supporto del personale di laboratorio e di quello amministrativo in back office, per un totale di oltre 40 persone coinvolte nel progetto.